giovedì 24 aprile 2008

Cose belle, menomale che ci sono

Allora, la mia amica Silvia mi ha regalato un cd di Cat Power. Non sapevo neanche chi fosse ed è stata una bellissima scoperta: ha una voce fantastica e le canzoni sono splendide. L'album si chiama The Greatest ed ecco il pezzo clou.



Bella no?
So già mentre scrivo queste righe che la ascolterò a morte nei prossimi giorni. Vi invito a fare altrettanto.
Altre belle cose? Oggi ho corso più di 9 chilometri. Se non ci fosse stato il mio pusher non ce l'avrei mai fatta. Lo chiamo pusher nel senso di "spingitore", come i famosi spingitori di cavalieri di Vulvia...



Grazie pusher, so che per te questo non si può neanche chiamare allenamento.
Un'altra cosa bella che voglio segnalare sono le foto della mia amica Gloria. Ci sa fare la ragazza e ha imparato tutto da sola. Ecco un esempio.



Infine un pensiero per il web 2.0 che rende tutto più bello. Io, Ale e Gabriele ci avevamo un po' mollato, ma è bastato farsi la pagina su MySpace...
Evviva!

martedì 22 aprile 2008

La giornata della terra

E' un po' come la festa della donna o il giorno dell'ammalato, non trovate? Lavami i calzini, fai la spesa e stira come una schiava tutto l'anno che poi ti porto due euro di mimosa e andiamo a pari. Oggi siamo qui a pensare che il pianeta soffre. Ma è 38 anni che ci pensiamo! (la celebrazione il 22 aprile è cominciata nel 1970). Non sembra che da allora ci sia venuta alcuna idea geniale. Nel frattempo succedono cose bellissime.
I produttori di automobili fanno pubblicità ecologiste, in cui non c'è ombra di traffico e dei Suv celestiali e pulitissimi sfrecciano in mezzo a foreste incontaminate mentre lo speaker parla di aria pura e del futuro dei nostri bambini. Quelli che fanno l'acqua minerale, una roba che inquina a pacchi, si inventano la bottiglia ecologica. "E' fatta con gli zuccheri delle piante, non col petrolio!", però intanto per scarrozzarla di ipermercato in ipermercato e di casa in casa quanto petrolio si usa e quanta CO2 si sputa?
Continuo a pensare che bere l'acqua del rubinetto sia una scelta di civiltà. Che se i treni funzionassero davvero molti italiani potrebbero finalmente dire, se non addio, almeno arrivederci all'auto (ma ora che c'è Lui... chissà). Che bastano alcune scelte strutturali per fare la propria parte in maniera consistente. Un po' come la dieta: quella del minestrone ti fa perdere 4 chili in una settimana ma poi ne riprendi 6, mangiare sano sempre ... bla bla bla.
Allora ecco il mio cambio di dieta da qui al prossimo 22 aprile: non mi farò dare mai più un sacchetto di plastica che non sia delle dimensioni utili a riciclarlo come sacco per la spazzatura. Solo borse riutilizzabili (cioè di tela) per le piccole spese, gli acquisti poco ingombranti e tutto il resto. Sì lo so, non è granché. Ma non potete comprendere la rilevanza della sfida se non conoscete i negozianti del mio quartiere. Secondo me vanno tutti dallo stesso fornitore che li riempie di certe bustine minuscole e sottilissime. Ci infilano soddisfatti la fesa di tacchino, la striscia di salsiccia o la fetta di fontina e alla fine del giro ti puoi ritrovare anche con sei o sette di 'sti sacchetti della Barbie. Arrivata a casa cosa puoi fare? Appallottoli e butti via.
Ehnnò caro il mio pollaiolo, not in my name!

p.s. Quanto alla dieta alimentare, come avrete capito dalla tipologia di prodotti della mia spesa-tipo, non seguo quella del minestrone.

(Foto: Flickr)

martedì 15 aprile 2008

Perché non potrò più dire "disegno come un elefante"

Mi è capitato negli anni verdi di cimentarmi qualche volta a Pictionary. Quel gioco a squadre in cui a turno uno disegna e gli altri devono indovinare che cosa sta disegnando. Per me era un po' come giocare a pallavolo al liceo: una tortura. Se in palestra i tiri migliori li riservavo per "Bogo, l'amico immaginario", non riuscendo assolutamente a far andare la palla nella direzione che volevo, men che meno oltre la rete, a Pictionary da totale negata del disegno quale sono, il complimento migliore che ho mai ricevuto è: "Fai dei cani che sembrano supposte". Nessuno mi voleva in squadra.
Beccatevi questo video. Trovo affascinante la flemma con cui questo pacato elefante si fa il ritratto.



Io ero più veloce, ma lui è molto più bravo.
Lui e i suoi amici, a giudicare dal sito che raccoglie il meglio della produzione asiatica.

giovedì 10 aprile 2008

La bella figura e la fine della privacy

Storico. Così è definito Luca Luciani, il manager Tim che ha fatto la figurona del secolo citando la vittoria della volontà di Napoleone a Waterloo, nella pagina dedicata all'azienda su Wikipedia. Lo si può leggere però soltanto nella copia cache della pagina, si vede che poi qualcuno è passato a fare pulizia.
E va bene, lo ammetto, questa introduzione è solo una scusa per mostrare anche sul mio blog il video di cui tutti parlano, del resto la zia Marta è per forza pettegola. E allora eccolo.



A me ci sono voluti quattro tentativi e un napoleonico sforzo di volontà per riuscire ad arrivare in fondo. Mi vergogno troppo per lui. Complimenti a chi ha fatto le riprese e a chi, mettendo il video online (poi l'hanno tolto ma ormai se lo sono scaricati in talmente tanti, pronti a ricaricarlo, che da Youtube non lo schioda più nessuno), ha regalato una settimana di celebrità al manager "incazzato".
La parte che preferisco, e con me moltissimi spettatori, non è neanche tanto quella su Napoleone, ma tutto il discorso su di lui che respira le facce.
Però ora mi chiedo, sarà mai più possibile fare una figuraccia in santa pace?
Insomma c'è sempre qualcuno pronto a farti una foto o un video con sti cavolo di telefonini, che non te ne accorgi manco, e zac! ci sei tu con le dita nel naso in diretta mondiale.
Prendete Google Earth. Bellissima idea. E il servizio Streetview, attivo per il momento negli Usa, che permette di scendere a livello delle strade e percorrerle tutte come se ci stessimo viaggiando, attraverso delle foto? Figo! Ieri mi sono fatta tutta la 5th Avenue a Manhattan.
Ma credo che questo signore, non apprezzi altrettanto la bontà dell'iniziativa.

Perché mai si è messo a farla contro un palo su un'autostrada in pieno giorno non è affar mio, ma di sicuro ha scelto il momento sbagliato: quello in cui passava la Google Car scattando foto a tutto spiano. E io me lo posso vedere via satellite, il che un po' m'inquieta.
Forse era una manifestazione di protesta per il limite di velocità di 45 miglia orarie. O forse gli scappava, la strada era deserta e non si è fatto troppe domande.
Comunque sia state all'occhio: bisogni impellenti, citazioni sbagliate, smorfie e quant'altro sia umano va circoscritto ai luoghi in cui si è più che certi che nessuno ci possa immortalare. Io per esempio mi sfogo qui, così sono sicura che non mi vede (quasi) nessuno!
Tiè.

sabato 5 aprile 2008

Dino Thunder Powerrà

Ma allora esistono davvero? Beh, c'era da aspettarselo, quest'urlo di guerra ripetuto a pappagallo da mio figlio, che io pensavo essere la storpiatura di chissà qualche altra frase inglese proveniente da qualche telefilm, è in effetti il nome di una particolare serie di Power Rangers.
Il modo corretto di "interpretarlo" è ovviamente urlando e facendo mosse di judo a casaccio, mentre di pronuncia la formula: "Dino Thunder Powerrà, Ha Ha!!!"
Ma, Dino Thunder!?! State scherzando??? Chi li inventa 'sti nomi? E soprattutto quante cavolo di serie esistono di Power Rangers? Mighty Morphin, Turbo, Alien, Space, Galaxy, Rescue, Time Force, Wild Force, Ninja Storm, Dino Thunder, S.P.D., Mystic Force (quella di cui ho già scritto) e se ne ho dimenticata qualcuna chiedo venia. Certo che per essere gli eroi che salvano la Terra dal male, devono essere delle discrete schiappe se c'è continuo bisogno di ricambi. Del resto è vero che i cattivi non finiscono mai. Qualche volenteroso fan ha messo online il video che ripercorre la storia di questi valorosi.

Eccolo



Avendo visto gli altri, devo dire che i Mystic Force, che mi sembravano penosi, sono in realtà i migliori, anche, non so come dire, i meno zarri. Almeno tra questi cinque pur improponibili personaggi nessuno porta un cappello da cowboy quando è in borghese. Mah, giudicate voi.

L'invasione dei Simbolini

Intendiamoci, anche io amo Digg, il sito a cui si segnalano le notizie interessanti e si votano quelle sottoposte dagli altri. Trovo sia una grande risorsa, un sistema finalmente democratico per capire quali sono le notizie che davvero interessano al pubblico e anche un modo per stimolare le persone a cercare informazioni curiose o importanti. E' un buon allenamento mentale.
Okay, ci vuole concorrenza, è necessario fornire il servizio anche in altre lingue, si tratta di una piattaforma perfettibile. Bene, ci sono Ok Notizie, Pligg, Plim! Digo, Diggita... Ma l'altro giorno imbattendomi in un sito, consigliato da uno di quei blog che spiegano ai blogger come avere più traffico, ho avuto l'impressione che si sia andati un po' oltre.


Anche io spero che tutti voi abbiate voglia di premere il bottoncino in fondo ai post che vi sono piaciuti per segnalarli alle comunità che frequentate, che siano siti di editoria sociale o servizi di social bookmarking. Resto un po' confusa però dall'abbondanza.
Sviluppatori indipendenti, Ceo di se stessi, start up dinamiche che puntano a servizi iper-personalizzati: tutto questo è molto bello. Ma questi servizi hanno senso quando costituiscono il luogo d'incontro per una comunità di persone, possibilmente nutrita e diversificata, che condivide scoperte interessanti fatte sul web. Ora praticamente ogni smanettone con la passione delle news crea il proprio servizio "speciale" dove spera di attirare pubblico. Il sito SocialList segnala l'esistenza di 484 siti come questi in lingua inglese, 36 in italiano. E dà a chiunque la possibilità di segnalarne di nuovi, perciò non mi stupirei di trovarne 500 a una prossima visita.



Il web, si sa, è grande e c'è spazio per tutti, ma quanti membri potrà davvero avere OooWoo e quanti utenti inviano ogni giorno notizie a Wagg.it? E che dire di Delishio, l'equivalente "social bookmarking" delle scarpe da ginnastica Yike...
Beh, se non vi ho convinto poco male. Ma vi prego di non segnalare La zia Marta a Pathetic Blogs.


giovedì 3 aprile 2008

Màppati 'sta corsa

Che cosa mi sta succedendo? Io che vado a correre? E reggo per 8 chilometri? Alle 8 di mattina???
Sì, e allora? Questo è ancora il meno. Il bello è che poi torno, faccio la doccia e vado su MapMyRun a smarcarmi il percorso. E' l'ennesima applicazione fantasiosa di Google Maps, grazie alla quale puoi disegnare sulla cartina della tua città il percorso che hai appena fatto, e ottenere la lunghezza e, se hai messo dentro i tuoi dati, il dispendio calorico. Ho appena scoperto una funzione che ho fatto finta di ignorare per un po'. Si può tenere il conto degli allenamenti nel corso del mese per vedere quanto sei ganzo e quanti chilometri hai fatto.
Fitness aiutata dalla tecnologia oppure egomania in Googlevisione?
Direi entrambe. A questo punto vado a correre per poter poi aggiornare il mio training e sentirmi troppo in forma. Va detto che una dose di onanismo c'è. La stessa che mi ha spinto a mettere a tutti i costi nel MIO blog il contatore dei MIEI abbonati (che spero non funzioni, perché ne perdo uno al giorno!) e a mettere la MIA lista dei libri letti su Librarything.
Ma non sono sola in questo quotidiano rituale di autocelebrazione. Ho notato sul sito di Panorama che risalendo ai siti che linkano agli articoli che pubblichiamo si tratta quasi sempre dei blog delle persone intervistate, che segnalano ai propri lettori di essere comparsi su Panorama.
La rete globale avvicina le persone, crea occasioni per costruire relazioni, ci porta il mondo sulla scrivania. E tutto quello che andiamo cercando è il modo per accendere il faretto su noi stessi.

Comunque ad aprile sono quasi a 14 km corsi. E siamo solo al 3!

Foto: Flickr