mercoledì 18 marzo 2009

Che peso lo spamming


Upside Bench-Disco Ghisa 5 kg-Disco Ghisa 10 kg- Set regalo home fitness-Set regalo aerobica.

Non è il mio nuovo mantra, ma rischia di diventarlo se lo spamming mirato di cui sono vittima non cessa entro breve.Giorni fa stavo controllando su internet per una cosa di lavoro i prezzi di attrezzature per il fitness da camera. Cyclette, bilancieri, panche multifunzione, vogatori, quella roba lì. Ho visitato diversi siti e dato un’occhiata alle schede di un bel po’ di prodotti, preso i miei appunti, confrontato i prezzi, messo un bookmark a qualche pagina che avrei potuto aver bisogno di riguardare con calma e tanti saluti.

Da allora non vivo più. Non bastavano le pubblicità per taglie forti che compaiono sul mio profilo di Facebook ogni volta che mi collego, adesso sto sperimentando una nuova forma di persecuzione. Nella mia casella di posta su Hotmail, ahimè la casella principale, quella che uso per lavoro, sono perseguitata dal grosso banner pubblicitario di un negozio online di attrezzature sportive che mi propone ossessivamente i prodotti a cui avevo dato un’occhiata durante la mia ricerca.

Upside Bench-Disco Ghisa 5 kg-Disco Ghisa 10 kg- Set regalo home fitness-Set regalo aerobica.

Come possono pensare che una donna della mia età, schiaffeggiata dalla vita, acquisterà un disco in ghisa da 10 kg solo perché il messaggio pubblicitario glielo suggerisce ogni 45 secondi? Non mi serve! E poi come fanno a farmi pubblicità nella schermata della mia posta?

Caro signor Oliviero, la mia era solo una ricerca di lavoro, ma un domani potrei aver bisogno di un tapis roulant o di uno stepper e le giuro fin d’ora che non lo comprerò da lei manco morta. Anzi, questo vale da avviso a tutti quelli che mi leggono: non andate sul sito di questo negozio o entrerete anche voi nel tunnel dei dischi in ghisa. E non è un bel tunnel, credetemi. Comunque già che ci siete, non fatevi nemmeno un indirizzo di posta su Hotmail, che è meglio.

Foto: Flickr

lunedì 16 marzo 2009

Mance, prego

Vi piace la posizione di Obama sui bonus ai supermanager delle banche? A me sì, spero anche che riesca a tener duro.
E se eravate tra quelli che storcevano il naso all'idea del bailout, il piano da 700 miliardi che ha salvato le maggiori banche di investimento dalla bancarotta, proprio quelle guidate dai supermanager ultra-stra-pagati, spero che questa foto vi strappi un sorriso.

Sul cartello posto sulla brocca delle mance si legge:
Lasciate la mancia per favore!!!
Stiamo cercando di raccogliere 700 miliardi di dollari per aiutare i ricchi.



Foto: Flickr via Slate

venerdì 13 marzo 2009

Troppo di niente


Una volta, qualche anno fa, era giugno e io volevo prepararmi all'estate e rinnovare un po' il guardaroba. Non ero ancora zia allora, tenetelo a mente. Decisi che mi serviva un paio di bermuda.
"Eh? Eeeeeeeeeeh? Bermudaaaaaaaaaaaaaaa? No, quest'anno non si portano". Per me è iniziata così la fine del bello del capitalismo. E dire che avevo appena cominciato a guadagnare e contavo di godermelo almeno un po', tra una manifestazione e un'indignazione.
C'è in vendita una quantità raccapricciante di merci, ma sono solo quelle che ti vogliono vendere. Non credete a quelli che vi dicono che il marketing serve a scoprire cosa vogliono i consumatori. L'unico vero ruolo del marketing è di riuscire a infliggerti quello che le aziende hanno deciso di produrre.
Ero una ragazzina con dei bei capelli lunghi, bassa e con l'apparecchio, ma con dei bei capelli lunghi. Ogni volta che facevo lo shampoo dovevo poi fare due passate di balsamo, con pettine a denti larghi a grattare via i nodi stile tortura. Poi un bel giorno nacquero gli shampoo-balsamo. Li provai emozionata. Erano una cagata: non sbrogliavano davvero i nodi e non lavavano bene. Un annetto dopo cominciai a vedere le prime pubblicità di shampoo il cui "pay off" era: "Senza balsamo!!!".
Sono passati un po' di anni ma continua a sconvolgermi l'assoluta mancanza di scelta che affligge il post-moderno consumatore. Ci sono dentifrici che vantano ben 8 diverse azioni (sbiancano, lucidano, spaventano la placca, fulminano il tartaro, e non volete sapere cosa fanno alla gengivite...). Ci sono creme idratanti da 12 euro che combattono non una, ma ben 7 battaglie contro l'invecchiamento: restringono i pori, riempiono le rughe, idratano, illuminano, spianano e già che ci sono tosano il prato e passano il fertilizzante. Ci sono deodoranti che idratano le ascelle in modo che queste non raggrinziscano e siano morbide da baciare. Cioè, manco sotto le ascelle posso essere un po' come mi pare?
Però se sono io che manifesto un'esigenza, un bisogno, niente di stravagante, nulla di illegale, solo un piccolo desiderio, che se realizzato può rendere la mia vita quotidiana davvero migliore... Beh, in tal caso devo prepararmi ad affrontare il Vietnam.
Io e quello spilungone di mio marito volevamo solo un divano con lo schienale alto. Eravamo disposti a pagarlo, con Euro veri, mica i soldi del monopoli. Stiamo cambiando casa, cambiando vita, e avendo scontato una condanna di 10 anni con divani a mezza schiena, dove per guardare la tv devi farti una trincea di cuscini e avere addominali a tartaruga, speravamo di poter finalmente voltare pagina e rilassare il collo guardando Grey's Anatomy.
Ingenui!
I designer di divani rifiutano l'idea che chi si siede sulle loro creazioni possa allo stesso tempo avere in casa un oggetto bello da guardare e anche starci comodo. I divani belli sono bassi. Punto. Poi ci sono alcuni ravatti della nonna, comodi da urlo, che vengono venduti solo in vellutino color guano di piccione e con frange di raso tutto intorno.
In mezzo il nulla.
Vado su internet, consulto l'oracolo. Digito su Google "divano schienale alto" e clicco "invia".
Sotto i due o tre link sponsorizzati (che per la cronaca sono di aziende per le quali la schiena inizia e finisce nella zona lombare) trovo un forum dove persone vere, gente come me, disperata si scambia consigli.
"Mia cognata una volta ha trovato un divano quasi normale, non mi ricordo quanto era alto esattamente lo schienale ma mi pare fosse comodo".
"Lo so che 86 cm non bastano, ma è il meglio che ho trovato girando 156 negozi. Il modello è..."
"C'è una ditta sudafricana che manda in Europa un camion al mese...".
Alla fine abbiamo comprato il meno peggio. Non è propriamente comodo, però se mio marito si insacca un po' trattenendo il respiro e appoggia le lunghe gambe su un pouf (che ci è costato 200 Euro extra), forse potrà almeno per qualche minuto appoggiare il capino.
Il tempo sufficiente ad addormentarsi sfinito.

Foto: Flickr.

giovedì 12 marzo 2009

Ci stiamo sbagliando ragazzi

E' l'Italia vera quella dei ventenni che picchiano il disabile gay in piazza a Pordenone? E' la stessa del bullismo a scuola, una sua naturale evoluzione? O quella dei vigili di Parma che pestano il ragazzo nero prima ancora di chiedergli come si chiama? E' la stessa dei magistrati che nel dubbio sbattono in galera i romeni, e magari ce li lasciano anche quando è chiaro che non sono stati loro a stuprare la ragazzina?
Perché siamo il paese di Povia, dove il gay è meglio ex, dove il nero è sempre uno spacciatore, il romeno un delinquente? E' ancora un retaggio del fascismo questo non riuscire a tollerare e includere le differenze?

Andiamo verso un futuro sempre più multietnico e siamo tra i meno pronti a questo destino in Europa. "Abbiamo abbastanza stupratori, non possiamo permetterci di farne arrivare altri dalla Romania". Questa è la destra moderata che parla, quella che non si arma di spranghe ma che ancora crede che ognuno dovrebbe restare dove è nato, così saremmo tutti più contenti. Quando però il nonno diventa incontinente, la signora ecuadoriana, che si veste attillata e parla ad alta voce sull'autobus, e ha un marito che si ubriaca e poi fa a bottigliate con altri connazionali, beh, quella diventa a un tratto tollerabile.

Fa comodo smollare agli immigrati le responsabilità della maggior parte dei reati. Se poi gli immigrati non sono manco extra-comunitari, ma arrivano da un paese dal quale l'ingresso è libero, allora è ancora meglio. Il Governo non può essere tacciato di inefficienza per averli fatti entrare e gli italiani hanno la stupenda occasione per sentirsi migliori di qualcuno. E per averne paura.
Chi viene in Italia deve rispettare le nostre leggi. Certo, è un principio difficile da applicare in un paese Governato da uno che ha fatto la sua fortuna aggirandole o infrangendole e ora passa il tempo a cambiarle perché gli stanno un po' strette. Però è così: bisogna far rispettare le leggi. Anche perché quando è un italiano a infrangerle (e ce n'è a mazzi, non ce lo dimentichiamo, dagli stupratori agli assassini, dai ladri ai corrotti non ci manca proprio nulla), dove lo rimpatriamo?

I gay. Mioddio ma che cavolo ci sarà di così incomprensibile, ripugnante e fastidioso? Vanno bene nei telefilm come macchiette divertenti, ma non in giro per la nostra città. Eppure vivono e lavorano, pagano le tasse e tra i delinquenti sono una categoria largamente sotto-rappresentata. Dovremmo tenerceli stretti, no?

Diamo il potere alle donne: loro sono stranamente assai poco inclini a pestare la gente, romeni, disabili, gay o extracomunitari che siano, e hanno sicuramente provato su di sé una qualche forma di discriminazione e anche più di una. Direi che è il tentativo che non abbiamo ancora fatto per provare a trasformarci in un paese normale.

venerdì 6 marzo 2009

Un post da vecchietta


Dopo 20 giorni di silenzio ho deciso di scrivere due righe per lamentarmi un po' delle cose che non vanno. Ora, dovete visualizzare quelle vecchine genovesi (ma ne hanno di simili anche Roma, Milano, Napoli...) che reggendosi a stento sul bus che porta all'ospedale, o che ne arriva, piegano gli angoli della bocca all'ingiù, scuotono leggermente il capo e inarcano entrambe le sopracciglia come a voler dire "Che schifo".
Cosa c'è che non va?
Prima di tutto sto invecchiando: i capelli bianchi sono in aumento e con essi anche la saggezza, ma pure la voglia di criticare.
Poi c'è che niente, o quasi, funziona come dovrebbe. Non mi lancerò in un'altra intemerata sui treni, però vi confermo che fanno schifo su tutta la linea. Passo alle stazioni che, diventando vecchia, noto soprattutto per le deliziose barriere architettoniche, la mancanza di ascensori, la frequenza con cui le scale mobili sono rotte.
Ora dico, hanno rifatto Milano Centrale con gran clamore di fanfare e due anni di disagi per i passeggeri, ma nessuno dei cavalieri che fecero l'impresa ha pensato che forse per andare dalla stazione della metropolitana alla stazione ferroviaria servirebbe più di una scala mobile. Perché quando questa è rotta (spesso e a lungo, senza mai traccia di un operaio intento ad aggiustarla), noialtri si fa le scale, belle ripide in salita, con bagagli e tutto.
E ora veniamo ai diritti del passeggero.
Trenitalia mi ha recentemente inviato due buoni di rimborso per il ritardo di due diversi Intercity Plus (con obbligo di prenotazione) Genova - Milano (durata del viaggio da orario 1 ora e 40 minuti) arrivati rispettivamente con 63,5 e 51,5 minuti di ritardo.
L'importo di ciascun bonus è di 3,78 euro, "il 30% del biglietto", vale 6 mesi e posso usarlo solo per comprare biglietti di importo pari o superiore al suo valore. La sorpresa viene adesso: i biglietti per la parte acquistata con bonus non sono rimborsabili.
Cioè, se uso il buono per comprarmi un biglietto per il mio prossimo viaggio a Milano (l'unica meta che bazzico) e il treno che prendo fa ritardo (più che un'eventualità la definirei una certezza), in pratica mi rimborsano meno di quello che ti hanno rimborsato adesso. Devo sottrarre al prezzo del biglietto (beccando di nuovo la tariffa Amica diciamo 12,6 euro) i 3,78 che fanno parte del buono, e fanno 8,82 euro. Su questi se il treno tarda riceverò probabilmente il 30% di rimborso, quindi 2,64 euro. Oppure, peggio ancora, siccome mi spetterebbe il rimborso del 30% del biglietto, ovvero 3,78 euro, ma questo coincide proprio con quanto pagato col bonus, non mi rimborsano proprio un bel niente. Quale delle sue versioni sarà quella giusta?
E poi i buoni saranno cumulabili?
Ho bisogno di una vacanza.

Foto: Flickr.