lunedì 27 aprile 2009

Nonna precoce


Mio figlio sa tutto su come nascono i bambini. Sa degli spermatozoi, degli ovuli, di come avviene la fecondazione, della gravidanza e (a grandi linee) anche della nascita. E' buffo, lui non dovrà mai partorire, ma il dettaglio bieco su come il bambiniello esca da lì dentro ancora non me la sono sentita di darglielo.

Domande salienti scaturite dalla lettura de "Il mio primo libro del corpo umano":
"Da che parte entra il seme del papà?"
"Come faccio a procurarmi uno spermatozoo?"

Come noterete non assomigliano a ingenue curiosità scientifiche, si tratta di domande piuttosto operative, come se il bambino dovesse mettersi a farlo lui e anche alla svelta. In effetti scopro che è proprio questo il suo piano. L'ho capito stasera quando, dopo aver letto ennesimamente tutto il procedimento, mi ha dato la ferale notizia che nessuna delle sue compagne d'asilo/fidanzatine vuole sposarlo.
"Mamma, devo trovarmi una da sposare, sennò come faccio a fare un bambino?"
Emerge che questo cinquenne amante della casa e di Scooby-Doo ha già chiesto la mano di tutte le bambine che gli sono capitate a tiro. Dopo un breve e burrascoso fidanzamento con un paio di loro è giunto un periodo di secca.

Forse ha capito che per avere un bambino piccolo in casa dovrà mettersi all'opera lui stesso. Alla domanda: "Vorresti un fratellino?" la risposta è: "Sì certo. Anzi fanne due, uno per me e uno per te." Lascio codardamente cadere nell'oblio la richiesta che per un attimo mi sembra quasi sensata, e riporto lui al centro della scena. "Non preoccuparti", lo conforto. "Hai tanto tempo per fare un bambino. Gli spermatozoi non ce li hai ancora, quindi adesso è comunque troppo presto".

Prima di addormentarsi sfinito si ripete cercando di rassicurarsi sulla ricerca della futura sposa: "Ah, c'è tempo. La devo trovare, ma c'è tempo".