domenica 25 gennaio 2009

A quando?



A quando un capo del Governo che in Italia decida di rendere pubblici i finanziamenti, gli obiettivi, le decisioni prima che vengano ratificate? A quando uno che metta la propria faccia e accetti suggerimenti e critiche? A quando un canale di comunicazione tra potere e cittadini che sia più democratico delle videocassette girate con la calza sull'obiettivo?

Obama non è un santo, magari fallirà. Ma finora a livello di immagine ha fatto mangiare la polvere a tutti. In testa Berlusconi, che dell'immagine dovrebbe essere un guru. Quello che apre questo post è un video comparso sul canale YouTube della Casa Bianca, che rappresenta il primo intervento settimanale di Obama presidente. Farà davvero tutto ciò che promette? Assicurazioni sanitarie alla portata dei cittadini che non ne hanno una? Più fondi per l'istruzione, vero motore dell'innovazione e in ultima analisi del benessere? Creazione o mantenimento di posti di lavoro (sono milioni, cifre che fanno girare la testa come direbbe Fabio De Luigi, e che ricordano molto le promesse di casa nostra)? Di certo si prepara a compiere una rivoluzione copernicana nel modo in cui il Paese viene mandato avanti.

Le corporation hanno governato l'America con mano libera per i trascorsi otto anni. Alla faccia del liberismo tanto propagandato dai neo-con e dalla scuola di Chicago, dottrina in base alla quale il mercato si autoregola e il Governo, lo Stato, la Cosa Pubblica devono restarne assolutamente fuori senza cercare di regolamentarlo, durante l'Amministrazione Bush, ma chiaramente non solo, succedeva, forse in misura minore, anche prima, è stato fatto di più che tenere il Governo fuori. Lungi dal permettere che il Governo controllasse l'economia era l'economia che controllava il governo. Le grandi corporation hanno corrotto a botte di centinaia di migliaia di dollari, per mano dei loro lobbisti, i membri del congresso per prendere decisioni a loro favorevoli o, meglio ancora, non prendere decisioni per loro scomode. Le campagne dei candidati alla presidenza sono state finanziate così, e poi che dire? Dick Cheney, il vice di Bush, era stato alla guida della Halliburton prima del suo insediamento. Guarda caso proprio la società prescelta da Bush, senza gara d'appalto, per la ricostruzione in Iraq nonché quella di New Orleans post-Katrina.
Insomma, finora hanno governato loro. Adesso, visto lo sfacelo a cui questo ha portato l'economia americana, e purtroppo non solo quella, e non fosse altro che per onorare il principio di un sana alternanza, tocca ai cittadini.
Io un po' ci credo, voi no?

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