mercoledì 6 ottobre 2010

Che ne è stato di me?

La zia Marta non è morta. E' solo partita per una lunga vacanza mediatica e solo ora ha deciso di fare ritorno.
Ci si può disintossicare da internet, blog e social network? Sì.
Una volta disintossicati si può tornare a frequentarli di tanto in tanto per trarne un fugace piacere? Non lo so.

Vi parlo da un territorio sconosciuto perché io sono in realtà una ex. Una ex mangiatrice di unghie, una ex fumatrice, una ex fan di Tom Cruise. Mi sono liberata di questi immondi vizi nell'unico modo che credo possibile: non gradualmente nell'arco di mesi o anni ma da un giorno all'altro, con un taglio netto.

Quei liquidi amarognoli da spennellare sulle punte delle dita per disabituarsi a rosicchiare le unghie con me non hanno mai funzionato: li succhiavo via disgustata, provocandomi l'ulcera, e poi giù a fare la manicure coi denti.

Passare da venti sigarette a 15 e poi a 10, a 5, a 2 l'ho sempre considerata una tortura insopportabile. Ogni volta che ho provato a diminuire il numero mi ritrovavo a contare i minuti che mi separavano dalla prossima sigaretta che mi sarei concessa. Ho smesso di punto in bianco un giorno di quasi 5 anni fa. Ho sofferto per circa 3 giorni. Al quarto ero una donna libera.

Di Tom Cruise che posso dirvi? Quando finalmente è diventato evidente anche a me, obnubilata da un amore adolescenziale nutrito a poster e film mediocri, che era un idiota totale, da un giorno all'altro non me ne è fregato più niente. E' stato perfino un po' triste, ma mi sono presto consolata con altri attori bellocci di cui ancora non si conosce l'affiliazione a sette demenziali.

E ora veniamo al webduepuntozero. Un giorno di settembre in cui, di ritorno da una lunga vacanza, avevo deciso di riprendere il filo delle mie attività in rete, ho desiderato ardentemente di non essermi mai iscritta a nessun social network e di non dover leggere le dozzine di aggiornamenti di Twitter postati su Buzz dai miei contatti di Linkedin. Volevo solo fare tabula rasa e ricominciare da zero in un mondo in cui Mark Zuckerberg si fosse dedicato con passione alla pornografia invece di mettersi a inventare un modo per torturare in eterno i propri compagni di college.

La verità è che appena si prende un po' di distanza dal turbinare di opinioni, aggiornamenti di status, condivisione di aforismi e scambio di foto buffe e video di cantanti anni Settanta dalle notevoli capigliature viene subito da domandarsi: macchissenefrega? Il passo logico successivo è chiedersi: ma alla gente che gliene frega di me, di quello che penso io, dei miei post sul mio blog?

Per poter ricominciare a muovere qualche incerto passo nel network bisogna trattenere il fiato e ritrovare l'ingrediente essenziale di tutte le interazioni online. Nella Rete come nell'Arte bisogna sospendere l'incredulità.

Ci voglio provare.

Foto: Alba su Morro Bay (California)

1 commento:

Unknown ha detto...

Tutto vero
però poi ci sono anche i blog dove ti piace andare perché sono scritti bene e dicono cose interessanti e intelligenti
Bentornata
Ode