domenica 30 novembre 2008

La campana a morto del femminismo


Tette e culi. Quando il femminismo contava ancora qualcosa era questo che si vedeva in tivvù. Ora che le donne hanno deciso di mollare del tutto gli ormeggi, le tv via satellite, non quelle hard, quelle normali, a partire dalle 10 di sera trasmettono a ripetizione roba che io non fatico a definire pornografica. Donne nude, più che nude, aggrovigliate tra loro, abbarbicate su pali in variegate combinazioni, impegnate in competizioni di un certo livello: miglior perizoma, maglietta bagnata e altre che non me la sento di nominare.
E' vero, sono una bacchettona, e quando anni fa ho cominciato a vedere i primi video hip-hop in cui orrendi energumeni con berretto da baseball, catenazze d'oro e diamanti nei denti si dimenavano circondati da bellissime donne seminude e vogliose cantando versi sempre più esplicitamente hard ho faticato a credere ai miei occhi e alle mie orecchie.
Diciamo che quello che passa su canali come FX o E! ne è la naturale evoluzione.
Ora, non dico che tutte le ragazze debbano desiderare di diventare premi Nobel della fisica o scoprire la cura per il cancro, anche se è ormai acclarato che per fare il Ministro della Repubblica farsi fotografare nude aiuta. Ma quanto si è abbassata la sbarra, quanto si è inabissato l'orizzonte dei desideri, se la massima realizzazione è quella di comparire in tv con addosso il meno possibile e di fatto mimando mosse, gesti ed espressioni da pornostar?
Come abbiamo permesso che il paradigma maschile della donna oggetto riprendesse il sopravvento, facendoci la guerra tra noi per chi deve mostrare più centimetri del corpo? Come ci siamo ridotte a comparse di brutti film hard? E perché pago 42 euro al mese a Sky (o sono diventati 50?) e invece di bei film in anteprima e fantastiche serie tv da un po' di tempo a questa parte quello che ricevo in cambio è una rassegna di chiappe?

Foto: Flickr

1 commento:

Franco Zaio ha detto...

http://zaio.blogspot.com/2007/12/comandare-per-fottere.html