mercoledì 1 ottobre 2008

Ultime notizie dallo spazio


da Panorama

Forse è il segno che solo ora stiamo realmente entrando nell'era spaziale. Di certo negli ultimi giorni sono successe parecchie cose al di fuori dell'atmosfera terrestre, tante da chiedersi se non valga la pena mandare in orbita un corrispondente per tenere il passo con gli eventi.

Cominciamo dalla missione cinese. La Shenzhou VII è partita con tre astronauti a bordo e tornata con l'equipaggio sano e salvo. La Cina diventa così la terza potenza mondiale ad essere riuscita nell'impresa di mandare un uomo in orbita, anche loro hanno un eroe dei cieli che ha fatto la sua camminata dello spazio. Zhai Zhigang è sbucato dalla navicella per il tempo necessario ad ancorarsi ben bene e a sventolare una bandierina della Cina. Si tratta del primo passo nella corsa che la superpotenza ha intenzione di compiere nello spazio con tre obiettivi a dir poco ambiziosi: stazione spaziale, uomo sulla Luna e uomo su Marte.

Il video della passeggiata spaziale





Ma i viaggi spaziali non sono già più una prerogativa delle grandi potenze. Domenica 28 settembre, proprio mentre la navicella cinese rientrava sulla Terra, il primo "razzo commerciale" con a bordo un manichino, veniva spedito in orbita. A realizzare il lancio da record è stato Elon Musk, multimilionario co-fondatore di PayPal, il sistema di pagamento più usato su internet, reso popolare soprattutto dal sito di aste eBay. Il Falcon 1 non è il primo tentativo della sua compagnia, la Space X, di mandare in orbita una navicella. Altre "missioni" erano fallite nei due anni passati in differenti stadi di svolgimento a causa di perdite, guasti o errori di valutazione. Il prossimo appuntamento è per il Falcon 9, dotato di nove motori Merlin, laddove il Falcon 1 ne ha uno solo, che sarà mandato a Cape Canaveral entro fine anno, per essere usato dalla Nasa come cargo, e chissà magari in futuro anche per il trasporto di equipaggio, verso la Stazione Spaziale Internazionale. Tra i prossimi obiettivi della Sapce X il lancio di Falcon 1e, una navicella che dovrebbe essere in grado di arrivare sulla Luna e sbarcare un robottino che scatti e trasmetta immagini sulla Terra. La prima missione che riuscirà in questo intento grazie a soli finanziamenti privati vincerà il Google Lunar Prize, messo in palio dal colosso di Mountain View per il 2012. Si tratta di 20 milioni di dollari che evidentemente a Musk fanno gola.

Il video della missione del Falcon 1




Il video introduttivo del Google Lunar Prize




Che ne è stato invece della Virgin Galactic? In molti erano convinti che se c'era un uomo in grado di sfidare le nazioni nella corsa alla conquista dello spazio questo fosse il carismatico Richard Branson. Ma i piani del magnate che ci aveva promesso l'equivalente spaziale dei voli low-cost, cioè una flotta di velivoli in grado di portare passeggeri a zonzo dello spazio in assenza di gravità, hanno subìto per ora una battuta d'arresto. Il suo WhiteKnight Two (Cavaliere Bianco Due), che avrebbe dovuto fare il suo volo inaugurale questo mese non parte, ma dall'azienda assicurano che la missione è solo rimandata e che entro l'anno sicuramente si svolgerà. L'ottimismo degli esordi, che fece promettere a Branson l'inizio dei voli commerciali nel 2007, è stato raggelato dall'esplosione avvenuta nel deserto del Mojave a giugno di quell'anno durante i test per mettere a punto proprio la prima navicella in grado di trasportare oltre all'equipaggio anche i primi passeggeri. L'incidente costò la vita a tre impiegati. Ora si parla del 2010 come anno del probabile inizio di voli "regolari" nello spazio.

E adesso Hubble, l'occhio terrestre sulle galassie lontane. E' un problema informatico quello che impedisce al momento al mega-telescopio di archiviare i dati raccolti con la sua strumentazione e di inviarli alla Terra. Proprio questo inconveniente ha convinto la Nasa a rimandare la missione dello shuttle Altantis, prevista per la fine di ottobre, che aveva lo scopo di effettuare alcune riparazioni e aggiornamenti sul telescopio. Adesso toccherà aspettare almeno febbraio, perché bisogna preparare un kit specifico per aggiustare il guasto imprevisto.

Lanciato in orbita nel 1990, Hubble potrebbe, se le riparazioni in programma saranno eseguite con successo, continuare a svolgere il suo lavoro anche nel prossimo decennio.

Infine Marte, la vera nuova frontiera dei viaggi spaziali. Il Phoenix Lander ha appena scoperto la presenza di cristalli di ghiaccio nelle nuvole che stazionano a circa 2 miglia dal pianeta. Insomma, come titola il Los Angeles Times, è la neve la previsione a sorpresa per Marte. Ma forse anche in questo caso, come per Hubble, la sopresa maggiore consiste nella longevità della missione. Inizialmente doveva durare 90 giorni, poi allungata di altri 30. Adesso la Nasa annuncia che la durata della missione viene estesa indefinitamente. In pratica andrà avanti finché il Lander resterà funzionante.


Foto: Space X

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