venerdì 6 marzo 2009

Un post da vecchietta


Dopo 20 giorni di silenzio ho deciso di scrivere due righe per lamentarmi un po' delle cose che non vanno. Ora, dovete visualizzare quelle vecchine genovesi (ma ne hanno di simili anche Roma, Milano, Napoli...) che reggendosi a stento sul bus che porta all'ospedale, o che ne arriva, piegano gli angoli della bocca all'ingiù, scuotono leggermente il capo e inarcano entrambe le sopracciglia come a voler dire "Che schifo".
Cosa c'è che non va?
Prima di tutto sto invecchiando: i capelli bianchi sono in aumento e con essi anche la saggezza, ma pure la voglia di criticare.
Poi c'è che niente, o quasi, funziona come dovrebbe. Non mi lancerò in un'altra intemerata sui treni, però vi confermo che fanno schifo su tutta la linea. Passo alle stazioni che, diventando vecchia, noto soprattutto per le deliziose barriere architettoniche, la mancanza di ascensori, la frequenza con cui le scale mobili sono rotte.
Ora dico, hanno rifatto Milano Centrale con gran clamore di fanfare e due anni di disagi per i passeggeri, ma nessuno dei cavalieri che fecero l'impresa ha pensato che forse per andare dalla stazione della metropolitana alla stazione ferroviaria servirebbe più di una scala mobile. Perché quando questa è rotta (spesso e a lungo, senza mai traccia di un operaio intento ad aggiustarla), noialtri si fa le scale, belle ripide in salita, con bagagli e tutto.
E ora veniamo ai diritti del passeggero.
Trenitalia mi ha recentemente inviato due buoni di rimborso per il ritardo di due diversi Intercity Plus (con obbligo di prenotazione) Genova - Milano (durata del viaggio da orario 1 ora e 40 minuti) arrivati rispettivamente con 63,5 e 51,5 minuti di ritardo.
L'importo di ciascun bonus è di 3,78 euro, "il 30% del biglietto", vale 6 mesi e posso usarlo solo per comprare biglietti di importo pari o superiore al suo valore. La sorpresa viene adesso: i biglietti per la parte acquistata con bonus non sono rimborsabili.
Cioè, se uso il buono per comprarmi un biglietto per il mio prossimo viaggio a Milano (l'unica meta che bazzico) e il treno che prendo fa ritardo (più che un'eventualità la definirei una certezza), in pratica mi rimborsano meno di quello che ti hanno rimborsato adesso. Devo sottrarre al prezzo del biglietto (beccando di nuovo la tariffa Amica diciamo 12,6 euro) i 3,78 che fanno parte del buono, e fanno 8,82 euro. Su questi se il treno tarda riceverò probabilmente il 30% di rimborso, quindi 2,64 euro. Oppure, peggio ancora, siccome mi spetterebbe il rimborso del 30% del biglietto, ovvero 3,78 euro, ma questo coincide proprio con quanto pagato col bonus, non mi rimborsano proprio un bel niente. Quale delle sue versioni sarà quella giusta?
E poi i buoni saranno cumulabili?
Ho bisogno di una vacanza.

Foto: Flickr.

3 commenti:

Franco Zaio ha detto...

Emmenomale che non dovevi lanciarti in un'altra intemerata!! Riguardo alla vecchiezza autopercepita, io uso come metodo il confronto con i coetanei che conosco, e in genere concludo che "mi sono conservato" o sono invecchiato meno o meglio di quasi tutti ;-)

marta ha detto...

Beh, si sa che i vecchi dicono di non lamentarsi mai, lamentandosi continuamente...
Sì, hai ragione, bisogna confrontarsi con i coetanei: anche a me infondo non è andata male. Meglio ancora frequentare solo gente che ha qualche anno di più e che ti vede sempre come il giovincello della situazione: sono TROPPO furba!

Gloria Photos ha detto...

...sarei tra quelli con qualche anno in più dunque, e mi useresti per il tuo turpe scopo di sentirti più giuovine allora? malvagia!
:D
per vendicarmi cara zia mi son fatta un taglio corto molto rock e ora sono bionda platino (o quasi, serve una seconda ripassata dal coiffeur per raggiungere la tonalità desiderata, cioè all'incirca quella di Debbie Harry 30 anni fa!) e pare dimostri 10 anni in meno, tiè! :D
...a proposito di treni... stasera 6o minuti di ritardo circa... avevo la tentazione di restare in Tunisia due giorni fa!
baciz, vediamci! :D